Heather Clark e Corryn Fell non sono solo l’insegnante e la madre di Gidion. Il loro conflitto, come quello tra Medea e Giasone, tra Dioniso e Penteo, tra Eteocle e Polinice, racchiude in sé tutti noi come singoli individui e tutti noi come società. E ci pone di fronte alle nostre responsabilità: per ogni ragazzo ferito, umiliato, ma anche per chi umilia e ferisce, siamo noi ad essere sconfitti, come individui e come società, nostra è la responsabilità, nostra è la pena e il dolore. La madre e l’insegnante di Gidion combattono per salvare se stesse dal baratro della colpa e forse per cercare un senso ad una morte tanto orribile. Nel frastuono e nel clamore della loro battaglia non si accorgono che solo una voce resta muta e lontana: quella del figlio.
Il nodo gordiano è un nodo che non puoi districare se non tagliandolo di netto. La metafora del titolo è dunque molto chiara: esistono conflitti che non possono più essere sciolti, ma solo recisi. E dunque: non bisognerebbe mai trovarsi in circostanze tanto estreme da risultare irrecuperabili. Educare la generazione di domani è la più sacra, la più alta responsabilità umana. Trascurarla è un atto gravissimo che porta ineluttabilmente ad altrettante gravissime conseguenze. Eppure viviamo in una società dove i genitori troppo spesso difendono ad oltranza i loro figli, difendendo in realtà nient’altro che se stessi. Una società dove gli insegnanti sono sotto pagati e poco, pochissimo considerati. Una società dove un qualsiasi ragazzo ha il diritto di sentenziare sulla validità dell’insegnamento. Una società dove a volte fare l’insegnante è un ripiego, non il più nobile degli incarichi. Una società che ha rovesciato il principio cardine non solo dell’educazione ma anche del buon vivere sociale: il rispetto dei ruoli. Spesso si dice che non esistono più maestri. Il punto è, a mio avviso, che non esistono più allievi. Su Facebook, su Twitter, su Instagram, tutti possono dire la loro su qualsiasi argomento, senza averne le competenze e addirittura la benché minima esperienza. Un caos brutale nel quale facilmente restano impigliati i più fragili..
dal 16 al 18 Novembre 2021 – THIENE – Teatro Comunale
dal 19 al 28 Novembre 2021 – MESTRE – Teatro Toniolo
30 Novembre e 1 Dicembre 2021 – CITTADELLA – Teatro Sociale
02 Dicembre 2021 – LEGNAGO – Teatro Salieri
03 Dicembre 2021 – GRADISCA D’ISONZO – Nuovo Teatro Comunale
07 Dicembre 2021 – SAN SEPOLCRO – Cinema Teatro Dante
08 Dicembre 2021 – CHIUSI – Teatro Mascagni
09 Dicembre 2021 – ROSIGNANO MO. – Teatro Solvay
10 Dicembre 2021 – MONTALTO DI CASTRO – Teatro Lea Padovani
11 Dicembre 2021 – FERMO – Teatro Dell’Aquila
12 Dicembre 2021 – OSIMO – Teatro La Nuova Fenice
13 Dicembre 2021 – FOGGIA – Teatro Giordano
dal 12 al 16 Gennaio 2022 – BRESCIA – Teatro Sociale
17 e 18 Gennaio 2022 – LUMEZZANE – Teatro Odeon
19 Gennaio 2022 – MONTICHIARI– Teatro Bonoris
20 Gennaio 2022 – NOVARA – Teatro Faraggiana
dal 21 al 23 Gennaio 2022 – PORDENONE – Teatro Verdi
dal 27 al 30 Gennaio 2022 – TRIESTE – Teatro Politeama Rossetti
dall’1 al 6 Febbraio 2022 – TORINO – Teatro Carignano
8 Febbraio 2022 – SCANDIANO – Teatro Boiardo
dal 9 al 13 Febbraio 2022 – GENOVA – Teatro Gustavo Modena
14 febbraio 2022 – MONTALTO DI CASTRO – Teatro Lea Padovani
15 e 16 Febbraio 2022 – PESCARA – Teatro Circus
dal 17 al 27 Febbraio 2022 – ROMA – Teatro Ambra Jovinelli
dall’1 al 6 Marzo 2022 – MILANO – Teatro Franco Parenti
8 Marzo 2022 – FORLÌ – Teatro Fabbri
9 Marzo 2022 – FAENZA – Teatro Masini
10 Marzo 2022 – GUASTALLA– Teatro Comunale Ruggeri
dall’11 al 13 Marzo 2022 – FERRARA – Teatro Comunale
14 Marzo 2022 – TORTONA – Teatro Civico
15 Marzo 2022 – CUNEO – Teatro Toselli
16 Marzo 2022 – SALUZZO – Teatro Magda Olivero
17 Marzo 2022 – VERCELLI – Teatro Civico
dal 18 al 20 Marzo 2022 – BOLOGNA – Teatro Delle Celebrazioni